Ho
l'abitudine di guardare la natura. Ogni giorno mi appassiono
all'avvicendarsi dei vari colori e all'avanzamento delle stagioni,
con la stessa passione con cui seguo gli intrighi di House of Cards e
le cattiverie di Franck Underwood. D'inverno mi perdo nei rami spogli
degli alberi e nel contrasto di colori con il cielo terso, sapete
quel cielo di certe gelide giornate di sole. A primavera mi
entusiasmo per un bocciolo e per le macchie di colore nel prato del
giardino pubblico sotto casa. L'estate è il giallo ocra dei campi
arsi dal sole . L'autunno, tavolozza di colori dall'arancio al viola.
Che ad
aprile, nel Chianti, mi trovo a dire "vabbè la campagna a primavera è
unica” e poi d'agosto in Maremma “che colori vorrei stare qui per
sempre” e a settembre “ l'autunno è la mia stagione preferita”
e a dicembre “queste colline così spoglie sono di un poetico...”.
Nella zuppa
di pane, detta anche ribollita, io ci ritrovo i colori della campagna
toscana d'inverno. Un leggero arancione, il verde pallido della
verza, il verde scuro del cavolo nero, e tutto avvolto nell'abbraccio
della crema di fagioli, come una sottile nebbia che avvolge le
colline.
Cucinare con
il pane dà grandi soddisfazioni: mi fa sentire elegantemente
frugale, mi riporta indietro nel tempo, quando il mio nonno minatore,
consumava davanti alla stufa a legna la colazione preparata dalla
nonna, una fetta di pane spessa due dita da inzuppare nella tazza
colma di caffè latte caldo e io, piccolina, condividevo questo
momento immergendo la mia fetta e gustandomi quel sapore così grezzo
ed autentico.
Ancora
oggi, talvolta, ripeto questo rituale, ma non tanto spesso perché mi
riempie di nostalgia.
La Zuppa
di Pane Toscana Ribollita
Gli ingredienti che ci serviranno: per 6 persone
300 gr di
cannellini
2 mazzi di
cavolo nero
¼ di verza
2 mazzetti
di bietola
2 patate
2 carote
2 gambi di
sedano 2 cipolle
1 cucchiaio
di conserva di pomodoro
6 cucchiai
di olio extra vergine di oliva
sale
pepe
300 gr di
pane raffermo
E ora
mettiamoci ai fornelli.
- Sciacquare i fagioli cannellini, dopo averli lasciati in ammollo per una notte e immergerli in due litri di acqua fredda, portarli a bollore, coprire e continuare la cottura a fuoco basso per due ore circa . Se volete abbreviare i tempi potete utilizzare dei fagioli cannellini già cotti: preferite quelli conservati in barattoli di vetro, perché il vetro è un materiale più sano rispetto ad altri e si ricicla più facilmente.
- Tritare la cipolla e farla rosolare in una grossa pentola con l'olio extravergine di oliva ed unire la conserva diluita in un bicchiere di acqua calda.
- Aggiungere carote e sedano a fettine e le patate sbucciate e tagliate grossolanamente.
- Versare sulle verdure dopo qualche minuto un litro di acqua e il brodo di cottura dei fagioli con 2/3 dei cannellini frullati. Lasciate il resto dei cannellini non frullati, ci serviranno più avanti.
- Tagliare a strisce la verza, le bietole e il cavolo nero, unire alla zuppa e cuocere per 1 ora.
- Aggiungere alla zuppa i fagioli rimasti interi salare pepare e cuocere per altri 10 minuti.
- Tagliare a fette il pane e la cipolla rimasta a rondelle
- Porre sul fondo della zuppiera il pane a fette, poi la zuppa, le cipolle a rondelle, formando due o tre strati alternandoli.
- Fra uno strato e l'altro condire con un filo di olio.
- Lasciare riposare la zuppa di pane per 10 minuti prima di servirla
Come
servire
La Zuppa
di Pane o Ribollita che dir si voglia, va
servita direttamente nella zuppiera accompagnata da olio extravergine
di oliva delle colline toscane e del pepe in grani da macinare direttamente sulla zuppa. Ciò che avanza si ribolle il giorno dopo
aggiungendo del brodo: da qui il nome Ribollita, perché riscaldata e impreziosita con la cipollina fresca, è ancora più
buona e saporita.
Se
come me adorate cucinare con il pane potete trovare
altre indicazioni in questo post del mio blog
Se
amate rispettare le tradizioni e studiare approfonditamente la cucina
toscana, leggete i libri di cucina di Paolo Petroni, una vera e
propria bibbia.
Inoltre
ci tengo a ringraziare Giulia Scarpaleggia del
blog Juls Kitchen per tutte le preziose informazioni avute
durante l'ultimo corso di food writer e che ho cercato di metter a
frutto in questo mio primo post del 2017.
Fatemi
sapere se la ricetta funziona.
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